mercoledì 10 marzo 2010

I giorni del gelo.

Crudele orario. Si sta andando verso la Primavera e rispuntano fuori idee atroci. Vecchi rancori mai sopiti. Vendette antiche e riciclate. Mosse azzardate ormai scoperte da tempo.
Sono impazienti di espatriare questi immorali. Qualcuno l'aspetta al di là della terra. Al mare dove c'è sempre caldo. E dove non si piange mai.
Ma forse qualcuno ha pianto? Mai, per adesso, nemmeno una lacrima.
E i sensi di colpa?
Possono andare a farsi fottere.
Così si vive oggi in questa vita, pericolosamente corrotta e distorta.
Comunque vedo bene anche con un occhio solo, anzi di più, è aumentata la mia sensibilità immaginaria e mi sono rotta delle solite previsioni. Ma perchè devo indovinare sempre ogni passo che fate? Uomini usati e preparati a catturare un pò della mia fiducia, che si è persa, dissolta ormai.
Non mi fido nemmeno di me stessa, figuriamoci degli altri.

Aspettando offerte di lavoro che non arrivano. Ordini che non arrivano. Angeli che non arrivano. Ma perchè io non posso lavorare come tutti gli altri? Quelli con il mio passato stanno lavorando tutti nel bene e nel male. Perchè io no?
Peccato, ho una salute di ferro. E non ho più paura.
Quasi quasi ...aspetto.
E' l'unica cosa che so fare.

Cogli l'attimo

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